giovedì 28 aprile 2011

IL TACCO E LA GRATA


Per il week end di Pasqua sono andata a Milano Marittima. Molto banale per una Milanese, lo so, ma che ci volete fare, sono abituata ormai a questa vita da quasi quarant’anni, quando me ne stacco, devo farlo a piccole dosi. E Milano Marittima si sa, e’ il luogo ideale dove sfoggiare vestitini alla moda e tacchi vertiginosi. C’e’ solo un problema: la pavimentazione. Si perche’ chi ha costruito Milano Marittima, e lo ha fatto perche’ fosse un luogo non certo di scampagnate ma di negozi di lusso e locali di tendenza, ha dimenticato un dettaglio importante: in un posto del genere, non puoi circolare in tuta e scarpe da ginnastica, devi indossare tacchi, e come farlo se sei poi costretta a camminare sul ciotolato, sulla ghiaia o peggio ancora, su quelle lunghe grate proprio difronte alle vetrine dei negozi?
E’ un'impresa davvero difficile se ci pensi. Certe volte cerco di camminare sulle punte, ma diventa quasi impossibile se indossi un tacco 15. La cosa ancora piu’ devastante, e’ avere un tacco fatto in pelle o tessuto, magari nuovo nuovo, che se per sbaglio si infila in una grata, non sai piu’ come ne esce. Addirittura, davanti ad un locale, mi si e’ infilato nel buco di un tombino e non ne usciva piu’, mentre tutti cercavano di spingermi per farmi entrare...e non capivano!!!!!!  E cosi’ poi ti ritrovi a dover cercare di mascherare la sbucciatura, e a volte e’ davvero impossibile. Come impossibile del resto e’ cercare di rimanere in equilibrio camminado sul ciotolato. Cosi’, mentre cerchi di fare la figa sul tacco quindici, devi anche celare lo stress che ti causa il cercare di non assumera la camminata di un’alcolista. Ecco, io vorrei fare allora un appello ai mie ex compagni di universita’, gli architetti e gli urbanisti: pensate, quando progettate, si parla tanto di creare una citta’ a misura d’uomo, quando penserete a creare una citta’ a misura di tacco? Il tacco e’un diritto ormai acquisito e indispendabile per una donna o per chi voglia essere tale, e la mia citta’, deve permettermi di indossarlo in qualsiasi occasione. Soprattutto se si parla di Milano, capitale della moda in una nazione a forma di stivale...col tacco.  
BB n CC
Vanny

domenica 10 aprile 2011

ETERNA LOLITA


Una volta si parlava di bellezza dell’asino, del fascino della Lolita che nella sua giovinezza e freschezza rappresentava la temibile seduzione della donna acerba. Ora che le donne sembrano non avere piu’ un limite di eta’ per la bellezza, anzi, che come il buon vino migliorano solo con il passare degli anni, hanno dovuto coniare un nuovo termine: l’eterna Lolita.
Ma questo termine non si riferisce solo alla donne non piu’ giovanissime ma belle che ormai fioccano ovunque; si riferisce a quelle che ancora posso permettersi accattivanti gonne inguinali.
Merito di questa nuova tendenza lo si deve  alla mitica Tina Turner che con le sue perfette e sensuali gambe ha donato una nuova chance alle donne non piu’ giovanissime. Perche’ mentre le rughe avanzano, i fianchi si arrotondano, la pancia si gonfia e nonostante tutti gli sforzi gran parte del corpo si evolve naturalmente verso lo sfacelo, c’e’ una parte di esso che non cambia mai, e sono le gambe. Per chi le ha sempre avute belle e magre, tali resteranno, con un minimo di cura e attenzione. Non ci avevate mai fatto caso? E’ cosi’, e’ nata la nuova tendenza per le ultra quarantenni che una volta venivano costrette dall’eta’ e da un insano buon senso a smettere di mettere la minigonna, a fare l’esatto contrario. Chi l’ha detto che passata una certa eta’ non e’ fine o non sta bene mettere la minigonna? Probabilmente qualcuna che ha delle brutte gambe, o che semplicemente si e’ sempre vergognata a mostrarle. L’altra sera ero a cena con amici e colleghi, quindi persone direi non piu’ giovanissime, ma nonostante la palese eta’ media del gruppo, eravamo devo dire un vero splendore tutte quante. Mi riferisco alle donne ovviamente, la bellezza degli uomini non e’ al momento materia prima del mio blog. Eravamo tutte carine, ben curate e ben vestite ma per rendere l’idea esatta di quello di cui sto parlando c’era lei: Mina. Credo ormai ultra quarantenne (almeno questo dichiara, anche se fatico ancora a crederci) con due splendide gambe.Si certo, in generale sembra difficile pensare che l’implacabile passare del tempo la stia veramente sfiorando, forse e’ solo molto fortunata o paziente di un bravo chirurgo, ma le gambe sono indubbiamente sue. Non credo si possa fare molto con gli interventi o con il trucco;o le si ha belle per natura o nisba. E allora, perche’ non mostrarle? L’eleganza e lo stile non appartengono alla quantita’ della stoffa, ma al modo di combinarla in modo equilibrato con quello che c’e’ o non c’e’ di bello nel nostro corpo. E quindi evviva le donne che come Mina hanno la fortuna di avere delle bellissime gambe e che devono, per dovere di bellezza, continuare a mostrarle e valorizzarle il piu’ possibile. Ma anche se l’eterna Lolita e’ nata con  le donne dalle belle gambe, io credo che si possa trovare dentro tante donne sotto diversi aspetti: nel decolte’, negli occhi, nel sorriso... o in tutte queste cose insieme. Siamo o siamo state tutte gia’ una Lolita per natura: ora e’ compito nostro cercare quello che la rendera’ eterna.  
BB n CC
Vanny