lunedì 30 luglio 2012

VALIGIAFOBIA


Come si fa a preparare una valigia sicuri di portare tutto il necessario, di non portare cose inutili, di avere il peso giusto per non essere rimbalzati al check-in e di avere quel tacco per cui ad un certo punto ci accorgiamo di avere estremamente bisogno? Non ne ho la minima idea. Sbaglio qualcosa da sempre. Avendo un’amica hostess pensavo di avere un appoggio per un suggerimento d’eccellenza. Invece niente, anche lei ormai confessa di avere sempre qualcosa di inutile e di aver dimenticato qualcosa di importante. Ma mi ha tranquillizzato su una cosa: a meno che tu non vada in vacanza in Alaska, qualsiasi cosa fondamentale la puoi comprare nella tua destinazione. Ed e’ altrettanto vero che, in Alaska, sicuramente potresti fare a meno di quella cosa che qua ti sembra assolutamente fondamentale. L’importante e’ avere almeno UNO di tutto. Un costume, un maglione, un vestitino da sera, una scarpa da ginnastica, un perizoma (qui mi lancerei sul due) un pigiama e cosi’ via.
Io per non sbagliare ho salvato sul mio IPhone un elenco suddiviso per categorie che consulto alla preparazione della valigia e che vi lascio in una pagina dedicata sul mio blog “Una Valigia organizzata”
Ma prima di questo ci sono delle regole importanti da ricordarsi.
Ovviamente, visto che siamo nella stagione calda, mi riferiro’ ad una valigia per l’estate.
-Mai portare qualcosa che non abbiamo almeno una volta indossato prima: potremmo improvvisamente scoprire che ha un difetto irrimediabile ed essere ormai condannate ad usarla.
-Mai portare qualcosa di un colore che non abbia nessun abbinamento con il resto: diventerebbe automaticamente un capo inutile.
-Contare i giorni in cui si sta via e portare almeno un cambio per ogni giorno: si, lo so, questo e’ da fashion victims, ma a meno che non abbiate voglia di fare le lavandaie tutta l’estate o di puzzare come un caprone e’ meglio fare i conti giusti.
-Assicurarsi che i capi siano puliti e ben piegati cominciando giorni prima a fare lavatrici e pellegrinaggi in tintoria, se no, rivedi la postilla al punto sopra.
-Se si va in aereo e si ha un bagaglio anche a mano, mettere UNO di tutto in quest’ultimo: non la voglio gufare ma non si sa mai.
-Sempre in aereo, ricordarsi che non ti fanno portare i liquidi nel bagaglio a mano, e che, se li metti in valigia, e’ meglio infilarli in un sacchetto di plastica ben chiuso: evitiamo esplosioni nel nostro prezioso guardaroba!
-non pensare mai: tanto cosa vuoi che faro’, mi bastano le ciabatte, NO. L’invito ad un evento chic o l’incontro con il Fusto di turno e’ sempre dietro l’angolo, quindi portate sempre qualcosa di esageratamente figo come un tacco 15.
-suddividere i capi per momenti della giornata, esempi: capi per la spiaggia, capi per la serata, capi per l’escursione, capi per eventuali incontro piccanti... e per quest’ultimo, abbondate sempre.

Ultimamente ho sperimentato anche un sistema suggerito da un’amica: tira fuori tutto da armadi e cassetti e decidi cosa portare e cosa no.
Sto ancora risistemando le cose dell’utlima vacanza di tre mesi fa.
Insomma, sono senza speranza!
Viene il malditesta, lo so, a volte ho provato anche a metterci 10 ore per fare una valigia e sbagliarla comunque,
Sicuramente rifletterci troppo non serve a niente alla fine, provo un senso si profonda invidia per tutti coloro che sbattano quattro cose in valigia e in un attimo sono in partenza.
Senza dimenticare nulla,
Senza sentirsi stressati.
Senza nessun senso di smarrimento per qualsiasi eventuale nuova necessita’ non calcolata.
Ma io non sono loro, e posso solo tentare di organizzarmi al meglio.
Ah, si accettano suggerimenti di tutti i tipi per migliorare la pagina dedicata a “Una valigia organizzata”!

BB n CC
Vanny

venerdì 2 marzo 2012

I LOVE JEGGINGS!!!

Ci voleva tanto ad inventarli? Non sono solo una nuova moda, ma un vero e proprio cambio d'epoca per il Jeans.
Si perche', per quanto ci sia la comune idea che il Jeans sia un pantalone "comodo", se vogliamo proprio essere sincere, non e' affatto cosi'! Intanto il Jeans e' un tessuto cosi' rigido che non garantisce le migliori performance di movimento. Per di piu',  non esiste una stagione adatta a metterlo: d'inverno e' sempre ghiacciato, e d'estate ti fa grondare. Insomma, dire che 'e un pantalone comodo, non e' altro che un'enorme balla. Quello che ha di comodo e' che, accessoriato in modo diverso, ti risolve il problema del "non so cosa mettere di adatto per questa occasione". Con una giacca, il tacco e un corpetto va bene sia per il lavoro che per un ape, mentre con una maglietta e una scarpa da tennis va bene per le occasioni sportive. E poi il colore, non e' il classico nero ma va bene con qualsiasi altro colore. Il Jeans e' il capo perfetto per tutto, e ora, grazie all'invenzione del Jeggings diventa anche comodo. Il Jeggings e' un Legging che sembra un Jeans, ma e' aderente, morbido e in tessuto piu' leggero. Ed e' sexy, terribilmente sexy, grazie al Jeggings anche nell'abbigliamento pratico la moda puo' puntare alla rivalutazioni delle forme femminili. Sia che tu sia grassa o magra, mette in evidenza le forme della donna, valorizzandole senza essere troppo impegnativo. Ci sono gia' da anni i Jeans Skinny, ma da un paio di anni il Jeggings sta divampando prendendo definitivamente il posto dei pantaloni del passato, tanto che adesso, finalmente, tutte le case di moda piu' o meno importanti ne fanno a bizzeffe e li puoi trovare dovunque. Sono comodi da portare in tutte le stagioni e ce ne sono di tutti i  prezzi. Una volta era all'avanguardia indossare un capo prettamente maschile, ora e' dare un tocco di femminilita' a tutto cio' che prima era solo maschile. Io sono per l'uguaglianza dei sessi, ma per la difesa della propria sessualita'...qualunque essa sia. E se un Jeans puo' renderci piu' femminile, che ben venga!

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Vanny

lunedì 20 febbraio 2012

SHOPPERS COMPULSIVE IN RECESSIONE!

E' arrivata la crisi anche per noi. Lo stipendio dovrebbe essere lo stesso, ma ahime', le spese aumentano, insieme alle tasse, all'iva e alla folle lievitazione dei prezzi dei generi di prima necessita'. A tutto questo si aggiungono le banche: terrorizzate da non si sa cosa, visto e considerato che loro i soldi li hanno sempre,che non ti permettono piu' di andare in rosso e che arrivano in un attimo alla minaccia blocco carta: l'ultima speranza per poter continuare a gioire dello shopping da momento di depressione. Non possiamo piu' permetterci di sentire la mancanza di quella specifica canottierina rossa che manca tanto al nostro guardaroba, no. Perche' canottiera dopo canottiera, il conto carta si alza, il conto in banca si abbassa e si rischia la totale e definitiva chiusura delle porte del nostro negozio preferito; in faccia a noi. Ma se nei momenti di difficolta' le persone diventano piu' forti e se la necessita' aguzza l'ingegno, una shopper compulsiva non puo' certo rimanere indietro. E' arrivato il momento di dimostrare veramente al mondo che anche con 4 soldi si puo'  essere chic, di classe e assolutamente cool. Il primo passo e' smettere di mettere da parte vestiti vecchi e cose che non mettiamo piu' perche' troppo stretti o troppo larghi. Il riciclo non sara' piu' solo il focus dei Verdi ma anche delle vere Shoppers. Ovviamente se si parla di capi ancora in buono stato. Basta infatti un accessorio per renderlo di nuovo all'ultimo grido e una buona sarta per entrarci di nuovo...o per toglierli quel dettaglio che proprio non ci piaceva.  L'accessorio diventa infatti fondamentale. Evitiamo di comprare l'ennesimo inutile tubino nero o jeans o pantalone nero. Quelli che abbiamo vanno benissimo, dobbiamo solo rimescolarli e renderli nuovi con una cintura, una sciarpa, un coprispalle sempre diverso. Sono sicura che nell'armadio di ciascuna di noi ce ne sono a bizzeffe. Se proprio necessitiamo un vestito nuovo, lanciamoci sui mercati, sui negozi low cost. L'importante e': controllare i tessuti, niente sintetici, ed evitare colori e fantasia sgargianti, sono poco riciclabili. Basta con set di borse e scarpe, prendiamone poche ma di buona qualita' e possibilmente evitiamo le repliche della scarpa o borsa nera; ok niente colori sgargianti nei vestiti, ma nell'accessorio possiamo investire un qualcosina per rendere piu' chic magari il solito vecchio jeans.
Si, lo so, sembra facile a dirsi ma piu' difficile a farsi, ma passo per passo ce la faremo. Mettiamoci in testa che nessuno puo' farci smettere di essere fashion victims, ne' Monti, ne' le banche e neanche la miliardaria che continua impunemente a circolare con l'ultimo modello di Louis Vuitton. Usciremo da questa crisi con meno capi firmati ma molto, molto piu' buon gusto. Come diceva Coco, l'eleganza non consiste nell'indossare un vestito nuovo, e da ora in avanti, seguitemi e suggeritemi idee sull'argomento per i prossimi post!
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Vanny