Vi capitava mai da ragazzine, di sentirvi brutta, che i compagni vi prendessero in giro, vi chiamassero Corvo o Cicciona e magari questi erano anche complimenti rispetto al solito?
Poi si correva dalla mamma disperate, che invece ti diceva che eri bellissima o che comunque da grande lo saresti diventata e i soliti bla bla che non solo non convincevano mai ma puzzavano talmente tanto di frase fatta da riuscire a deprimerci ancora di piu', rendendoci solo assolutamente sicure e consapevoli che forse, l'essere belle, piacere agli altri, sentirsi a posto in mezzo alla gente non avrebbe mai fatto parte della nostra vita. Quelle a cui e' capitato, e che sono arrivate vive sino ad oggi, considerati i suicidi andati male, possono solo dire una cosa: siamo state fortunate.
Grazie (o disgraziatamente) a Facebook, non sono inusuali i ritrovi tra compagni del liceo, e proprio come nel film di Verdone "Compagni di scuola" sempre piu' spesso ci si ritrova di fronte al classico contrappasso dantesco: per carita', i Nerds non sono certo diventati Brad Pitt e i carini tali sempre sono rimasti, ma la bella della classe? Quella che mai ha dovuto pronunciare parola per piacere a qualcuno o indossare qualcosa di scomodissimo solo per risultare passabile, che fine ha fatto? Beh, sempre carina resta, agli occhi di chi la ricorda perfetta, agli occhi di un sedicenne, tutt'altra cosa quando si pensa che alcune di noi ormai sono parte degli anta (o quasi).
Ebbene, tutte quelle che non hanno dovuto faticare per farsi accettare o per piacere col tempo, convinti che la personalita', la simpatia e l'intelligenza nonche' la cura del proprio corpo non gli fosse necessaria, si sono sfasciati, nel corpo e nell'anima. Perche' se e' vero che nulla dura mai per sempre, come vale per la bellezza (in questo caso la bellezza dell'asino) vale anche per la bruttezza. E cosi', il brutto anatroccolo che poco aveva di piacevole ha cercato di crescere,di non dare mai per scontato di poter piacere a tutti, migliorando al punto di diventare da grande, quello che in natura da piccola aveva la piu' bella della classe; che nel frattempo, non dovendo fare nulla per migliorarsi e' diventata banale, scontata e socialmente senza sorprese, in una parola: vecchia.
E non si tratta di essersi curati o di aver imparato a vestirsi, ma di aver imparato a stare al mondo, trasmettendo inevitabilmente il carattere non piu' indeciso e insicuro della sedicenne ma il frutto dell'essersi messa per anni in discussione, migliorando per piacersi, consapevoli o indifferenti alla mancata approvazione degli altri.
E quando si e' sicuri di se, e magari anche brillanti, si piace sempre.
Nessuno ha voglia di confrontarsi tutta la vita con un manichino, siamo in perenne mutamento e se ne siamo capaci, il mutamento puo' solo essere positivo.
Ma per farlo bisogna avere la giusta motivazione, e la motivazione si sa, e' la chiave del successo.
Chi nasce bella una motivazione non ce l'ha, chi nasce sfigata ne ha a bizzeffe.
Se qualche Ugly Betty mi sta leggendo, vorrei dirle che quello che la mamma diceva inconsapevolmente e' la verita': non lamentatevi di non essere la piu' bella della classe, ma agite per migliorare soprattutto quello che avete dentro,perche' col tempo, la bellezza interiore trasparira' agli occhi piu' attenti diventando fascino, sensualita' e femminilita'.
Credete davvero che la bellezza sia una questione oggettiva?
Se non esistesse la giovinezza, la vecchiaia, la gravidanza e la menopausa ma solo un mucchio di chirurghi plastici forse lo sarebbe.
Ma non e' cosi': un naso rifatto, due tettone e un bel vestito non bastano, queste cose le possono avere tutti, con un po' di sforzo.
Per distinguervi, guardatevi dentro, e tirate fuori quello che a voi piace, e lasciate che anche gli altri lo vedano.
E quello che non vi piace, rendetelo vostra peculiarita', rendetelo unico, la differenza che vi distingue dalla massa, cercando di dargli uno scopo, un perche': che sara' quello che deciderete voi.
Lasciatevi stupire da voi stessi senza chiudervi in schemi che qualcun'altro ha fatto; il gioco, lo comandiamo noi.
BB n CC
Vanny
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