Sabato sono andata da Prada con le mie amiche. Non in negozio, non possiamo permettercelo, ma all'outlet di Mendrisio, in Svizzera. Una di noi per fortuna lavora da Prada e ha lo sconto del 50% sul l'outlet: il che rende finalmente la cosa accessibile. Precisamente la mia amica Mutanda ( il perche' la si chiami cosi' spero resti ignoto ai piu'). E poi c'erano Heidi e Poca (da Pocahontas, per via delle treccine...) L'appuntamento per la partenza era alle 10 davanti ad un centro commerciale di Milano. Di solito le donne sono sempre in ritardo per vari motivi. Alle 10.01 eravamo gia' in tangenziale, l'autista ero io. Niente Tom Tom, Mutanda e Poca mi avevano garantito di sapere la strada, tempo previsto da google di viaggio, 40 minuti, senza traffico, e traffico infatti non c'era. Siamo arrivate dopo 1 ora e 30.
Ovviamente all'inizio erano tutte convinte: uscita Monte Olimpino. Poi il buio. Dopo aver girato tutto il sud Canton Ticino e aver chiesto a passanti, negozianti e qualsiasi altro essere umano visibile dalla macchina, dopo aver interpretato in modo del tutto arbitrario qualsiasi indicazione ricevuta e dopo aver battibeccato tra di noi dandoci la colpa a vicenda, abbiamo da lontano visto una grossa Volpe, tipo quella della carta igienica, e infine centrato l'obbiettivo.
Sigaretta, caffe', pipi' e poi pronte per l'operazione.
C'era di tutto: borse, portafogli, scarpe, vestiti.
Per circa 40 minuti non ci siamo rivolte la parola, ognuna era impegnata ad afferrare quello che capitava tra le mani, fatti i conti, anche una borsa da 800 euro non ne costava piu' di 200. Questo e' vita.
Abbiamo deciso di parlarci quando avevamo bisogno di un consiglio.
Consigli che ovviamente non solo non erano ascoltati, ma al minimo dubbio che ognuna forniva all'altra per un acquisto usciva subito la solita scusa "va beh dai, se sei indecisa tanto cosa vuoi che sia, per quello che costa, e' Prada!" Ed effettivamente era davvero cosi': tutto era talmente bello da farmi sentire bene solo per il piacere di averlo toccato. Solo Heidi ha resisto ad una borsa come la mia, forse in preda a quei ridicoli sensi di colpa del tipo: "ne ho gia' scelte altre 3,...bla bla..che cosa mi invento con il mio fidanzato....bla bla....
Heidi ci sta ancora pensando a quella borsa, non lo ammettera' mai, ma guarda caso anche oggi mi ha chiesto l'esatto prezzo per la dodicesima volta, credo stia ponderando bene la scusa da darsi per acquistarla al prossimo giro.
Finite le scelte, siamo passate alla cassa. Non c'era coda, ma avevamo talmente tanta roba che hanno dovuto chiamare il commesso del negozio accanto per farci cassa e la donna delle pulizie per fare i pacchetti.
Non abbiamo avuto il coraggio di dirgli che di li' a poco avremmo dovuto disfarli per evitare interrogatori su eventuali contrabbandi di borse alla dogana, chi avrebbe in tutta coscienza potuto mai credere che tutta quella roba era nostra?
Superato il terrore da eventuale blocco in cassa della carta di credito, siamo uscite dirette al parcheggio, dovevamo prepararci per il ritorno in Italia, buttare via le confezioni, indossare i capi e le borse, riempire i portafogli e imboscare in tutti gli angoli della macchina le 24 pochette comprate da Heidi.
E poi c'era da convincere Poca a togliere gli stivali e indossare le sneakers di Prada.
Quando riuscimmo a farlo e comicio' a spogliarsi capimmo il perche' di tanta esitazione: sotto gli stivali e sopra i leggings indossava calzettoni di lana a righe multicolor. Inguardabile. Le feci giurare che superata la dogana avrebbe rimesso gli stivali evitandomi lo sguardo di tale scempio fino al rientro a Milano. E cosi' e' stato.
Grazie a Dio, alla dogana nessuno ci ha fermato, nonostante i nostri volti colpevoli, non verso la legge, ma verso la nostra banca. Nel viaggio verso Milano (al ritorno ci abbiamo messo 40 minuti come previsto) non abbiamo fatto altro che ridere e ringraziare Mutanda, e aiutare Heidi a convincerla di aver fatto bene a non prendere quella borsa. Senza successo, ovviamente.
Alle 13.30 eravamo tutte a casa, con molti meno soldi di prima, ma decisamente felici: infondo, come diceva Carrie Bradshaw, i miei soldi li voglio vedere tutti li', appesi nel mio armadio.
Felici non solo per gli acquisti, ma perche' ancora oggi, dopo piu' di vent'anni di conoscenza, quasi trenta alcune di noi, abbiamo ancora voglia di divertirci e stare insieme, nonostante i pericoli, i consigli sbagliati, i momenti di silenzio e le discussioni accese. Forse perche' siamo vere amiche?
Baci, Vanny
sto impazzendo dalle risate...appena il conto corrente si riprende, si può tornare!!
RispondiElimina...pero'prima consultami per le calze da indossare per la gita...per favore... :-)
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